Andamento delle Imprese Italiane – Dicembre 2025

📊 Andamento delle Imprese Italiane – Dicembre 2025
Servizi in Ripresa, Industria in Affanno: Analisi Operativa per Imprese, CFO e Responsabili del Credito
Fonti: ISTAT, principali osservatori economici – Elaborazione e commento LionCredit
L’ultima settimana di dicembre 2025 restituisce l’immagine di un’economia italiana ferma ma non in recessione, caratterizzata da una domanda interna debole e da una crescita eterogenea tra settori.
I dati confermano una dinamica di stagnazione controllata, con alcuni comparti che mostrano segnali di miglioramento e altri che mantengono criticità strutturali.
Per le imprese che operano nel B2B e per chi gestisce credito, cash flow e rischio di controparte, questo contesto richiede una lettura attenta:
👉 non siamo davanti a un rischio sistemico, ma a una rischiosità selettiva, diversa da settore a settore e da impresa a impresa.
1️⃣ Contesto Macro: Crescita Zero, Ma Senza Crolli
Gli ultimi dati confermano che il PIL italiano a fine 2025 si colloca in un’area di crescita prossima allo zero, con variazioni congiunturali minime ma ancora un lieve segno positivo su base annua.
Secondo ISTAT:
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L’economia italiana è in una fase di “stallo controllato”,
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L’inflazione si sta raffreddando,
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Non emergono segnali di recessione profonda.
Per le imprese questo contesto presenta due implicazioni operative:
🔹 Meno spinta dalla domanda interna
Consumi ridotti e maggiore prudenza nelle famiglie si traducono in:
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minor dinamismo del commercio tradizionale,
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minor capacità delle imprese più fragili di generare liquidità.
🔹 Nessuno shock improvviso sul breve
L’assenza di crolli improvvisi permette alle aziende di pianificare con più lucidità:
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strategie commerciali,
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politiche di fido,
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programmazione di investimenti e scorte.
2️⃣ I Settori che Stanno Andando Meglio
Nonostante la stagnazione generale, alcuni comparti mostrano performance positive e rappresentano le migliori opportunità per chi vende B2B.
🟦 Servizi, Turismo e Ristorazione
Gli indici di fiducia dei servizi sono in miglioramento.
Il volume d’affari cresce rispetto al 2024, trainato da:
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turismo,
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ristorazione,
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servizi avanzati alle imprese.
Sono settori che stanno intercettando la parte “buona” della domanda.
🛒 Commercio Moderno ed e-Commerce
Le vendite registrano un lieve recupero, soprattutto attraverso:
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canali digitali,
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GDO strutturata,
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marketplace online.
La crescita è selettiva ma costante, a beneficio delle imprese più organizzate.
⚡ Energia, ICT e Settori Hi-Tech
Le analisi prospettiche 2025–2026 indicano tassi di crescita sopra la media nazionale per:
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energie rinnovabili,
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infrastrutture digitali,
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soluzioni di automazione,
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tecnologie per l’efficientamento energetico.
Sono comparti con elevata marginalità e maggiore resilienza finanziaria.
📌 Sintesi: chi investe in digitalizzazione, innovazione e servizi ad alto valore aggiunto sta consolidando la propria posizione competitiva.
3️⃣ I Settori in Maggior Difficoltà
Al contrario, diversi comparti mostrano segnali di fragilità che impattano direttamente sulla solvibilità delle imprese.
🏭 Manifattura Tradizionale
La produzione industriale resta debole, con cali più evidenti in:
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mezzi di trasporto,
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tessile–abbigliamento,
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metallurgia,
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macchinari.
Risultano penalizzati da:
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domanda estera fiacca,
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costi ancora elevati,
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competitività internazionale in calo.
🏗️ Costruzioni e Immobiliare
Nonostante poche nicchie positive, il settore mostra:
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liquidità in diminuzione,
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tempi di incasso più lunghi,
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aumento del rischio di insolvenza,
soprattutto per micro e piccole imprese.
🌾 Agricoltura e alcuni servizi B2B
Sono evidenti:
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margini compressi,
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volatilità dei prezzi,
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domanda altalenante.
Per chi opera a credito, questa area richiede un monitoraggio costante.
4️⃣ Migliori e Peggiori Profili d’Impresa (Dicembre 2025)
⭐ Imprese Migliori
Società di capitali nei servizi
Operano in:
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finanza,
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energia,
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turismo,
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istruzione,
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servizi digitali.
Sono solide, patrimonializzate e con capacità di investimento superiore alla media.
Imprese innovative ed export-oriented
Attive in settori come:
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ICT,
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chimica,
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farmaceutica,
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rinnovabili,
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logistica avanzata.
Hanno modelli di business scalabili e maggiore accesso a mercati in espansione.
⚠️ Imprese Peggiori
Microimprese nei settori maturi
Commercio tradizionale, piccole manifatture, edilizia non strutturata:
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bassa capitalizzazione,
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ridotti margini,
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forte esposizione a insoluti.
Imprese industriali energivore tradizionali
Metallo, tessile, mezzi di trasporto:
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resa industriale in calo,
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domanda estera volatile,
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costi operativi elevati.
📌 Conclusione: la polarizzazione aumenta.
Chi innova regge.
Chi resta piccolo e tradizionale affronta rischi crescenti.
5️⃣ Focus dell’Ultima Settimana: Segnali Operativi per il Credito
Gli aggiornamenti di inizio dicembre confermano:
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vendite al dettaglio in lieve ripresa,
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prezzi in raffreddamento,
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fiducia delle imprese ai massimi da metà 2024,
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fiducia dei consumatori in calo,
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produzione industriale in diminuzione.
Per chi gestisce credito, recupero e affidamenti B2B, il messaggio è chiaro:
👉 Il rischio non è generalizzato, ma selettivo.
È “a macchia di leopardo”: varia da settore a settore e da impresa a impresa.
Questo rende indispensabile:
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monitorare la struttura finanziaria della controparte,
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analizzare settore, rating e comportamento di pagamento,
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differenziare politiche di fido e incasso,
-
aggiornare frequentemente i parametri di rischio.
Andamento delle Imprese Italiane – Dicembre 2025
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